\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 Per feudalesimo si intende quella forma di aggregazione politica della aristocrazia affermatasi originariamente nella societα fr
anca nellÆalto \b \cf4 \ATXht11281 Medioevo\b0 \cf0 \ATXht0 .\par
Il concetto, definitosi originariamente nellÆambito del diritto, si Φ poi evoluto e modificato sulla base di usi contingenti per lo pi∙ estranei allÆindagine storiografica. Ecco perchΘ, p
ur non rinunciando a impiegare un termine carico di implicazioni che le sono estranee, la storiografia tende a ricondurlo a limitati ambiti cronologici e geografici, negando comunque ormai che esso possa essere correttamente impiegato per definire un det
erminato periodo storico, come ôetichettaö onnicomprensiva di una societα (quella dellÆetα carolingia, o quella dei secoli centrali del Medioevo) e, magari, del suo modo di produzione (quello agrario: il mito del legame tra feudo e \i curtis\i0 ).\par
L
e componenti fondamentali del problema ôfeudalesimoö sono rappresentate dal feudo e dal vassallaggio. Da questÆultimo punto di vista, elementi per solito definiti ôprefeudaliö si possono cogliere durante il Basso Impero romano nel costituirsi, di fronte
alla progressiva impotenza dello stato, di veri e propri patronati nei latifondi che disponevano perfino di milizie private; e cos∞ pu≥ dirsi prefeudale lÆuso nel mondo germanico di farsi ôcompagniö dÆun capo valoroso e anziano, legandosi a lui con giura
mento di fedeltα. Ma fu specialmente nella Gallia merovingia della seconda metα del 7░ secolo, quando lÆaristocrazia regionale and≥ sempre pi∙ inserendosi nei conflitti che si aprivano ad ogni successione, che le clientele armate assunsero un grande rili
evo ad ogni livello della gerarchia dei poteri. Spesso allora si sopper∞ alla necessitα di ripagare una continuativa fedeltα militare fondata sulla figura del combattente a cavallo con donazioni fondiarie o con la concessione in ôbeneficioö (cioΦ senza l
a contropartita della corresponsione di un canone in natura o in denaro) di un possesso fondiario.\par
╚ per≥ con i \b \cf4 \ATXht111111 carolingi\b0 \cf0 \ATXht0 che il mutuo rapporto di fedeltα e protezione tra il signore e il vassallo, il rapporto d
i vassallaggio, viene associato in maniera sempre pi∙ sistematica con la pratica della concessione vitalizia di un beneficio (o feudo) da parte del signore che, senza alienare le sue proprietα, poteva cos∞ assicurare il mantenimento del vassallo e compen
sarne la fedeltα militare. Quel compenso non comprendeva tuttavia il diritto di amministrare la giustizia sulla terra ricevuta, e il rapporto vassallatico-beneficiario si configura perci≥ al suo sorgere nel mondo franco non tanto come elemento base di un
organico sistema politico, quello evocato dallÆimmagine della ôpiramide feudaleö da riservarsi a casi pi∙ tardi e particolari come quello dellÆInghilterra normanna, ma come strumento di raccordo e coordinamento politico delle aristocrazie. Una funzione
che manterrα anche dopo la \b \cf4 \ATXht11231 crisi dellÆetα postcarolingia\b0 \cf0 \ATXht0 , nel quadro del frazionamento politico che mise in luce lÆaffermarsi di un potere basato sulla signoria fondiaria. Quella feudale Φ soltanto una delle component
i di questo processo che vede il serrarsi delle maglie della signoria fondiaria, la sua territorializzazione, lÆincastellamento dei centri signorili, lÆacquisizione dei poteri di banno (di coercizione e comando), fino al godimento di fatto di quelle immu
nitα (nate in ambito ecclesiastico) che permettono alla signoria fondiaria di incorporare poteri di origine pubblica, di difesa militare e di esercizio giurisdizionale. Sarα poi proprio per il tramite degli istituti feudali, ormai molto modificati rispet
to a quelli carolingi (divenuti, per esempio, ereditari e inalienabili: nellÆ877, con il capitolare di Quierzy, per quel che riguarda i feudi maggiori, e nel 1037, con le leggi di Corrado II, per i feudi minori; con il che il feudo entra a far parte del
patrimonio familiare e del suo asse ereditario), che, tra 11░ e 13░ secolo, si affermerα la tendenza al costituirsi di organizzazioni politiche pi∙ ampie, gli stati feudali, o, pi∙ propriamente, di \i orientamento feudale\i0 , dato che stati completament
e feudalizzati non ve ne furono mai. Ancora una volta, lÆapplicazione dei rapporti feudo-vassallatici avrα il ruolo di legittimazione a posteriori, di raccordo tra i poteri signorili sviluppatisi nei secoli precedenti e ora inseriti in una gerarchia di p
oteri facenti capo a quello regio o imperiale. Non a caso questi raccordi vassallatici torneranno ad essere numerosi e perfino sollecitati a partire dal 12░ secolo. Con la formazione dello stato moderno il termine ôfeudalesimoö venne impiegato estensivam
ente per designare il regime caratterizzato dalla signoria rurale. I feudi diventavano spesso delle forme di assegni sulle entrate dello stato con cui i sovrani compensavano cortigiani e funzionari, o cercavano di provvedere ai loro bisogni straordinari,
procurandosi, collÆinvestire finanziatori, introiti forti e immediati. Onde la diffusa irritazione, nei soggetti, per le richieste delle antiche prestazioni personali dei tributi da corrispondersi al feudatario, pesanti soprattutto per la differenza vis
tosa con le franchigie di cui invece godevano le borghesie cittadine, e per lÆormai avvenuta assunzione da parte dello stato di funzioni di protezione e di difesa. Sarα la \b \cf4 \ATXht13271 Rivoluzione francese\b0 \cf0 \ATXht0 a spazzare via questa an
acronistica sovrastruttura feudale: ma giα prima lÆ\b \cf4 \ATXht13351 assolutismo illuminato\cf0 \ATXht0 \b0 aveva avviato lÆeversione dei feudi, incompatibili, per il loro carattere privatistico, con la concezione moderna dello stato, quale si andava